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SARDU pro pipius

Tutto inizia quando sento mia madre, maestra elementare in pensione, giocare con la nipotina e il “tappeto puzzle in gomma” con le lettere dell’alfabeto e i numeri.

Alla bambina, poco più di 3 anni, piaceva portare le singole lettere alla nonna...e questa gliele chiedeva sia col nome della stessa che col "suono". Esempio: portami la "BI" che suona "B"

A me, amante della tecnologia e dell'informatica è venuto subito un dubbio: possibile che non ci sia niente di informatico che aiuti i bambini a leggere e scrivere e ad aiutarli in età prescolare?

Alcune ricerche su internet hanno portato a trovare alcune distribuzioni live GNU-Linux che facevano questo e molto più.

In quel periodo stavo lavorando alla nuova versione di SARDU (un software che ho creato in grado di fare coesistere più Live CD in una unica penna USB), da lì la brillante idea: "perché non trasformare SARDU da software unicamente tecnico in software camaleontico?"

Un pomeriggio chiamata la bambina... l’ho fatta sedere davanti ad un PC, aveva davanti l'immagine di un personaggio: "L'uomo Patata".

Lei poteva scatenare la sua fantasia rendendolo umano aggiungendo occhi, bocca e le altri parti del corpo e semplicemente vestendolo.

La bambina, sempre pallida e non molto urlante ha iniziato ad urlare chiamando "MAMMAAAAAAAAA, NONNAAAAAAAAAAAAAA VENITEEEEEEEEEE"

E lì a far vedere loro che lei col mouse (che non aveva mai usato) poteva rendere "buffo" l'uomo patata.

Non sono mai stato un tipo egoista, anzi, il giorno dopo ne ho parlato con la maestra, le ho detto di consigliare ai genitori questi metodi... e lei mi ha invitato a farlo in classe io con i bambini da due anni e mezzo in su.

Portato i due miei notebook all'asilo...ho provato una delle più grandi emozioni della mia vita: vedere tanti bambini felici, sorridenti e constatare che in pochi secondi, con metodi più soft dell'uomo patata, potevano imparare ad usare il mouse.

Poteva finire questa esperienza?

Logicamente NO. Dopo alcuni spot in campeggio, al CodeWeek dove per la prima volta appare il nome SARDUproPipius (SARDU per i bambini) è arrivata la carica di "Digital Champion", tra gli obiettivi anche quello di avvicinare i bambini al digitale...da qui l'idea: perché non fare un percorso SARDUproPipius per i bambini in età prescolare?

Ne ho parlato all'asilo dove va mia figlia, il problema era avere i PC da fare usare ai bambini....ma è venuto in grande aiuto il CIOFS prestandoci un'aula nuovissima dotata di ben 12 PC.

Nasce il progetto SARDUproPipius alla scuola paritaria San Raimondo di Sanluri. La scelta: non limitare il percorso ai bambini di cinque anni ma espanderlo a tutti i novantasei bambini di età compresa tra i due anni e mezzo e i cinque.

Assieme alla maestra un mese di "lezione", quattro classi da seguire per un’ ora ciascuna la settimana.

Lo scopo è far conoscere il PC, il mouse e la tastiera. Personalmente sono contro l'uso dei tablet per i bambini, preferisco che imparino a capire che imparino la manualità, che la loro mano è collegata ad una freccetta attraverso un oggetto: il mouse.

Prendiamo un bambino che usa il tablet e mettiamolo ad usare il mouse ....ha serie difficoltà. Facciamo l'esempio opposto...in due secondi riesce.

Visto da fuori è tutto facile....ma...i bambini, per esperienza personale, se non li attiri subito li perdi, non ti seguono. Lo studio di cosa fare nelle quattro lezioni di un’ ora, un programma crescente.

Prima lezione:

La ricerca del cosiddetto effetto "WOW" che li incollasse al monitor.

Ho scelto un "gioco" che presenta un immagine disegnata, c'era un aereo...per farli volare nella conoscenza informatica.

Presentazione, la maestra mi ha nominato "maestro Davide", che strano sentirsi definire così.

Una piccola spiegazione: davanti a voi avete tre componenti: una specie di televisore che si chiama monitor, e sollevando i singoli pezzi... una tastiera, un mouse. Si chiama mouse perché assomiglia ad un topolino, vedete le orecchiette?

Ecco. Mettete la mano sul mouse, le dita sulle orecchiette e...provate a muoverlo.

Al movimento del mouse sparivano dei mattoncini, dei grandi pixel, si intravedeva sotto una bellissima foto naturalista a colori.

Un unico grande WOOOOOOOOOOOWWWWWWWWWWWWWWWWWWWW

Si, ero riuscito a conquistarli, "bravi ragazzi, cancellate tutti i mattoncini e...apparirà il premio: una regina".

In pochi secondi la gioia di vedere la regina nei monitor, i bambini avevano capito gli assi X e Y, avevano imparato tutti a prendere e ad usare il mouse meglio...di mia madre :)

E lì a cancellare sempre più mattoncini in un crescendo di difficoltà.

Secondo gioco: Chi di voi ha mai giocato col “memory” ? Tutte le mani in alto.

Ecco, il secondo gioco si basa sul memory. Delle carte sulle quali cliccare per trovarne due uguali.

Si parte da sei e aumentano ad ogni risultato esatto.

Inutile dire che i bambini hanno decisamente più memoria di me e hanno imparato facilmente il funzionamento del click sul mouse.

Terzo gioco: Vi piace il puzzle? Logicamente si.... un semplice disegno puzzle da comporre sulla destra nella giusta posizione.

Tutti veramente bravi.

Obiettivo: nella giornata di oggi era far familiarizzare col PC, conoscere le basi del mouse in modo che riuscissero a muoversi nell’ambiente predefinito, cliccare e trascinare gli oggetti.

Mi ero conquistato la classe, andando a prendere mia figlia all'uscita dell'asilo...tutti che dicevano "Ciao maestro Davide!"

Seconda Lezione.

Mi serviva un secondo effetto WOW. Con mia figlia aveva funzionato…

Primo gioco: "l'uomo patata". Un nuovo effetto WOW. I bambini dovevano cliccare e trascinare gli oggetti nel punto desiderato e “umanizzare” una patata. Divertente vedere le fantasie dei bambini, alcune bambine che posizionavano addirittura gli orecchini, i maschietti che gli mettevano un pallone al piede

Secondo gioco: Lo scopo era quello di unire più punti cliccando sul pallino blu, in modo che apparisse una figura. Il buon esito era attestato dall’ apparizione di Tux, il pinguino di Linux

Terzo gioco: Facciamo un nuovo puzzle? Logicamente si.... un bellissimo e coloratissimo fumetto puzzle che i bambini dovevano costruire trascinando i pezzi nella giusta posizione. Per far capire che la posizione era quella giusta la “manina” da bianca diventava rosa.

Obiettivo: nella giornata di oggi era conoscere meglio il funzionamento del mouse in modo che si acquistasse maggiore precisione nel muoversi nell’ambiente grafico predefinito, cliccare e trascinare gli oggetti.

Terza Lezione.

Primo gioco: Memory …ma a prova di elefante. Un crescendo di difficoltà che passa dai disegni per arrivare a lettere maiuscole e numeri

Secondo gioco: Una spugna che toglie le gocce d’acqua (mattoncini) dalle foto a colori.

Terzo gioco: questa volta i bambini useranno la loro fantasia per completare un paesaggio dell’antico Egitto. Ci sono le sfingi, le piramidi, i ponti da posizionare sul fiume, le rondini da posizionare nel cielo

Obiettivo: sfruttare la memoria grafica dei bambini per fare conoscere le lettere dell’alfabeto e i numeri, far divertire i bimbi disegnando con la logica i paesaggi dell’antico Egitto.

Quarta lezione.

Idea: perché non portare una stampante 3D? Perché non fare vedere come si possono creare dei giochini? Come questi prendono la forma?

I bambini erano entusiasti, le maestre e le suore non meno.

Primo gioco: Uomo Patata II. Umanizzare una nuova patata che li saluta nell’ultimo giorno di lezione

Secondo gioco: In un acquario virtuale dobbiamo fare click sui pesci che passano

Terzo gioco: un “paint” che fa disegnare e colorare i bambini.

Quarto gioco: conoscono la tastiera. Appaiono delle lettere nello schermo e loro le devono cercare e premere nella tastiera le lettere corrispondenti.

Quinto e ultimo gioco: I bambini devono scatenare la loro fantasia componendo una vallata, i pompieri, il fuoco, i treni, le macchine, i bambini che giocano a calcio o a pallavolo. Qualcuno addirittura conosce la prospettiva e crea delle gabbie per racchiudere gli animali pericolosi.

Obiettivo: scatenare la loro fantasia, perfezionare l’uso del mouse e fare conoscere la tastiera

Saluti

È l’ora dei saluti, parlare è difficile, ho un groppo in gola, gli occhi lucidi, maestro Davide va in pensione.

Ho detto loro: ” vi ringrazio tutti, siete stati bravissimi. Non so, se da grandi ricorderete questa esperienza, vi darò un diplomino per ricordarla, meritate un mio applauso, so che Vi porterò per il resto della mia vita nel mio cuore.”

La giornata è terminata come in un film strappalacrime...e...me ne sono scese tante.....terminata dalla frase più bella che una persona possa sentire: un bambino che spontaneamente gli dice "Davide, ti voglio bene!!"

Vi voglio bene anch’ io bambini ... e, se è scesa qualche lacrima, è solo perché non mi aspettavo un finale così ... degno del migliore dei Registi ... che come dico sempre è colui che dall'alto mi sta prendendo per mano e aiutando in questi momenti non di certo facili della mia vita